Berenson Lecture II: Gli écorchés di Leonardo

November 5, 2014
Berenson Lecture II: Gli écorchés di Leonardo

Prof Paolo Galluzzi will give a lecture on 13 November, at 17:30, in the Gould Hall, entitled,“'Sanza le loro armadure' (Ms. di Madrid II, f.82r). Gli écorchés di Leonardo: nudi di macchine e meccanismi," as the second of the Bernard Berenson lectures

“Machinae pictae”. Idea e immagini delle macchine nel Rinascimento

Nonostante il cospicuo progresso degli studi degli ultimi decenni, il “Rinascimento delle tecniche” tra Quattrocento e Cinquecento rimane ancora confinato in larga misura nel cono d’ombra  della celebrazione delle straordinarie acquisizioni nelle arti figurative, nell’architettura e nelle lettere. Eppure i ‘tecnici’ che si misurarono con la sfida di resuscitare le macchine antiche erano quasi sempre personaggi impegnati in attività artistiche non banali e animati dalla volontà di restituire perspicuità ai testi classici di soggetto tecnico che venivano riemergendo da un lungo oblio sovente corrotti fino al punto da risultare indecifrabili.
L’arma più potente che maneggiarono magistralmente in questo compito fu il disegno. Le leggendarie macchine di Filone, di Ateneo, di Archimede,  del decimo libro del De architectura di Vitruvio, di Vegezio e di Frontino, tornarono a circolare, ad essere efficacemente visualizzate, interpretate e perfezionate grazie all’impegno di  generazioni di artefici ingegnosi che seppero stabilire proficue collaborazioni con alcuni degli esponenti più prestigiosi del movimento umanistico.
Le tre lezioni lumeggeranno alcuni degli episodi più significativi del processo che, a partire dall’inizio del Quattrocento,  vide in pochi decenni l’affermazione culturale e sociale di una nuova generazione di tecnici ‘universali’, capaci di coniugare sempre più efficaci raffigurazioni visive dei dispositivi tecnici con  testi essenziali che ne descrivevano struttura e funzioni. Oltre che dal continuo affinamento delle convenzioni grafiche, questo processo appare caratterizzato da una sempre più marcata tendenza all’astrazione dai casi particolari, che porterà, alle soglie della Rivoluzione Scientifica,  alla trasformazione della scienza delle macchine in un sistema di rigorose leggi generali espresse attraverso le figure immateriali della geometria.

Lecture III, 4 December, 17:30:  "Tutte le ragioni della mecanica hanno i fondamenti loro nella geometria” (Discorsi e dimostrazioni, p. 50). Le macchine smaterializzate di Galileo.

 

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Paolo Galluzzi è direttore del Museo Galileo. Istituto e Museo di Storia della Scienza. Ha insegnato Storia della scienza nelle Università di Siena e Firenze. È stato Visiting Professor ad Harvard University e Visiting Scholar in numerosi college statunitensi ed europei. È autore di oltre 200 pubblicazioni che evidenziano come nuclei tematici centrali gli studi su Leonardo e sugli ingegneri del Rinascimento, su Galileo e la sua Scuola, sulle accademie scientifiche della prima età moderna, sulla lessicografia scientifica,  sulla meccanica nell’età della Rivoluzione Scientifica, sui rapporti tra arte e scienza . Ha dedicato studi e iniziative di riflessione alle prospettive di più efficace e culturalmente incisiva valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale e scientifico grazie all’intelligente utilizzazione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Ha ideato e realizzato numerose esposizioni, allestite con grande successo di pubblico e di critica in sedi prestigiose in Italia, Europa (Francia, Inghilterra, Germania), Stati Uniti, Canada, Giappone e Cina. Ha fondato e diretto importanti collane editoriali e riviste internazionali di storia delle scienze e delle tecniche.
È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, del American Philosophical Society di Filadelfia e dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma.

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The Bernard Berenson Lectures on the Italian Renaissance

Ogni anno, salvo qualche eccezione, Villa I Tatti affida a un eminente studioso il compito di tenere un ciclo di tre conferenze sul Rinascimento italiano, sulla sua storia, arte, letteratura o musica.  Frutto di ricerche portate avanti nel corso di una vita, le conferenze mirano a coinvolgere anche un pubblico di non specialisti.  I testi, ampliati e raccolti dai loro autori, vengono di anno in anno pubblicati in volume dalla Harvard University Press.  Le “Berenson Lectures” sono state tenute finora da Edward Muir (2006), Dale Kent (2007), Charles Dempsey (2008), Julian Gardner (2009) Caroline Elam (2010) e Lina Bolzoni (2012).